Premesso che:
la spinta ecologista, guidata da posizioni puramente ideologiche, sembra stia influenzando gli orientamenti della Commissione europea sulla transizione ecologica, con l'intento di screditare l'agricoltura italiana e la filiera del made in Italy;
il sistema agricolo italiano, contrariamente a ciò che si vuole far credere, da anni sta investendo in politiche finalizzate al miglioramento del clima e dell'ambiente, ponendosi come modello di riferimento per l'Europa e per il mondo;
l'agricoltura italiana, infatti, produce emissioni di CO2 equivalenti a circa 30 milioni di tonnellate l'anno, contro 77 milioni della Francia e oltre 60 milioni della Germania. Per un chilogrammo di carne si emette un quinto di CO2 di quanto avviene negli Stati Uniti o in Asia; inoltre l'uso di antibiotici è inferiore del 42 per cento e dei pesticidi del 35 cento;
l'USDA, il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti, ha valutato che, a seguito dell'aumento degli oneri che scaturirebbero dall'attuazione delle politiche del "Green Deal" a carico del sistema produttivo, la produzione agricola europea potrebbe crollare di oltre il 10 per cento, generando un'instabilità a livello mondiale;
la preoccupazione di molti è che di tale indebolimento potrebbero in primo luogo avvantaggiarsene le multinazionali del cibo, che da tempo stanno investendo su modelli alimentari basati su cibi ultra processati e sintetici, sponsorizzati come alternativa sostenibile alla produzione di alimenti ottenuti da tecniche di agricoltura tradizionale;
l'Italia è caratterizzata da un patrimonio di biodiversità tra i più significativi in ambito europeo, che è necessario preservare, anche attraverso il rafforzando e la valorizzazione del forte legame esistente tra l'agricoltura, il territorio e l'ambiente, il quale determina l'unicità delle produzioni agroalimentari italiane,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo voglia riconoscere all'agricoltura tradizionale un ruolo di assoluta centralità nelle politiche di attuazione del "Green Deal" europeo, quale modello di riferimento delle strategie europee a supporto della conservazione della biodiversità e della salvaguardia del territorio e dell'ambiente.